Gli effetti rigeneranti dei giardini ben progettati
I giardini ben progettati possono avere un impatto immediato e positivo sulle persone, facendole sentire più rilassate e serene. Questo è quanto emerge da una nuova ricerca condotta da un team internazionale di scienziati.
Secondo gli studiosi, i giardini progettati con cura possono influenzare il modo in cui le persone li osservano, facendo sì che il loro sguardo si muova più velocemente e frequentemente all’interno dello spazio verde.
Questo fenomeno potrebbe essere sfruttato per aiutare le persone affette da malattie neurodegenerative, come la demenza o il morbo di Alzheimer. I ricercatori ritengono infatti che i giardini ben progettati potrebbero essere utilizzati come forma di terapia alternativa, in grado di ridurre lo stress e migliorare l’umore.
La ricerca
Per condurre la ricerca, gli scienziati hanno scelto due giardini in Giappone: il giardino Murin-an di Kyoto e un giardino universitario meno curato. Hanno poi chiesto a 16 studenti di osservare entrambi i giardini per sette minuti, registrando i movimenti oculari, la frequenza cardiaca e l’umore prima e dopo la visita.
I risultati hanno mostrato che i partecipanti che hanno visitato il giardino Murin-an hanno manifestato una riduzione della frequenza cardiaca e un miglioramento dell’umore, rispetto a coloro che hanno visitato il giardino universitario.
Il segreto dei giardini rigeneranti
Secondo gli studiosi, il segreto dei giardini rigeneranti risiede nella progettazione degli elementi all’interno dello spazio verde. Il giardino Murin-an, ad esempio, è stato progettato per guidare lo sguardo del visitatore attraverso elementi disposti orizzontalmente, mentre il giardino universitario presenta gli elementi di maggior interesse al centro del campo visivo.
Gli studiosi ritengono che la progettazione dei giardini possa essere un fattore cruciale per creare spazi verdi in grado di ridurre lo stress e migliorare l’umore.
Un’idea per il futuro
Gli studiosi ritengono che i loro risultati potrebbero essere utilizzati per creare giardini terapeutici, in grado di aiutare le persone affette da malattie neurodegenerative. “I giardini potrebbero essere utilizzati come forma di terapia alternativa, in grado di ridurre lo stress e migliorare l’umore”, ha dichiarato la professoressa Seiko Goto, autrice dello studio.
“Sarebbe utile se i giardini giapponesi fossero costruiti non solo come lusso, ma come mezzo di cura mentale nella nostra società che invecchia”, ha concluso.