E’ stata aperta in Italia la prima Camera della Rabbia dove distruggere e spaccare tutto è possibile, con lo scopo di sfogare la propria ira. L’idea arriva dagli Stati Uniti, ma l’artefice è un giovane forlivese, Cristian Castagnoli.
«Seguendo internet – racconta – ho scoperto che in America, almeno da sei anni, ci sono parecchie di queste iniziative, che hanno un discreto successo. Poi le camere della rabbia sono approdate anche in Europa: Finlandia, Germania, Francia, e ultimamente anche in Slovenia. Io sono il primo in Italia, ho aperto questa settimana, e sono già venuti curiosi e conoscenti».
In dotazione obbligatoria, dopo avere firmato una liberatoria per eventuali infortuni, vengono forniti casco ed elmetto, visiera, para-collo, guanti, ginocchiere, gomitiere e scarpe antinfortunistiche. Volendo è disponibile anche una tuta in neoprene, la cui consistenza “spugnosa” dovrebbe quantomeno proteggere da ciò che si fa a pezzi.
Si entra rigorosamente dotati di mazza da baseball. Obbligatorio è sfasciare tutto. Bottiglie, piatti, mobili, qualsiasi cosa può essere distrutta nella Camera della rabbia. Perfetta per chi in preda a rabbia e tensioni non desidera altro se non spaccare tutto.
L’idea alquanto bizzarra pare stia avendo un notevole successo. Del resto come sfogare la rabbia se non mel modo migliore, senza distruggere casa propria? La Camera della rabbia, quattro metri per tre, è allestita quasi come una casa.
«Reperisco gli oggetti da distruggere – continua Cristian Castagnoli – soprattutto ai mercatini dell’usato. Ho ‘limato’ sul prezzo, ma per starci dentro con le spese, non posso fare spendere meno di 35 euro per un’ora. I primi che hanno provato, hanno resistito un minuto. Il mio obiettivo è di dare la possibilità di sfogarsi, divertirsi ed esaurire le forze. In quell’ora si possono fare pause, uscire, bere qualcosa».
Allora, non siete curiosi di entrare nella Camera della rabbia? E di provare questo geniale rimedio antistress?