A pensarci bene le vignette sono molto simili a delle inquadrature, una successione di immagini spesso divertenti che forniscono una narrazione così come avviene per il montaggio cinematografico.
Effettivamente in base alla successione delle vignette si possono avere differenti punti di vista e prospettive delineate dall’uso dei colori, dello stile e della tecnica scelti. Le immagini sono spesso in rilievo rispetto alla battuta e rappresentano una fotografia illusoria e bidimensionale della realtà.
Le più divertenti sono quelle umoristiche o di satira politica. In genere si tratta di una sola inquadratura con all’interno uno o più personaggi tra cui spiccano battute brevi e taglienti. La storia della vignetta politica in particolare è ormai ultrasecolare e conta anche autori di fama internazionale. Negli ultimi decenni in Italia i maggiori vignettisti sono stati: Giorgio Forattini, Francesco Tullio Altan, Angese, Massimo Bucchi e molti altri.
Le prime strisce, in bianco e nero, venivano pubblicate sui quotidiani, quasi come contorno alle notizie. Si trattava in genere di una serie di poche (quattro o cinque) vignette poste orizzontalmente una accanto all’altra. I comics invece, quasi sempre a colori, erano contenuti nei supplementi delle pagine domenicali come il Corriere dei Piccoli e puntavano proprio ad un pubblico più infantile.
Alcune tra le più famose sono Flash Gordon (1934) disegnate da Alex Raymond e le avventure di Tarzan di Harold o Hal Foster negli anni trenta e da Burne Hogarth negli anni quaranta. Ma ricordiamo anche Popeye (il noto Braccio di Ferro), The Phantom (l’Uomo mascherato), Lupo Alberto e Charlie Brown del grande Schulz.
Ed ecco una sequenza di altre vignette e immagini divertenti di oggi.
Non trovate che siano divertenti ed originali? 🙂
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